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Nelle Marche centro-meridionali sulle facciate o sulle pareti laterali delle chiese e tra gli elementi architettonici dei chiostri e delle absidi sono spesso inserite ceramiche di varia grandezza e forma, conosciute genericamente come bacini ceramici. Questi, utilizzati tra il XII ed il XVI secolo, sono non solo espressione del gusto estetico dell'epoca ma anche di produzioni locali, semisconosciute, o di aree lontane come l'Egitto o la Spagna. La presenza di un gran numero di questi manufatti fittili, rivestiti con vetrina o smalto, è certamente dovuto agli intensi scambi commerciali lungo l'Adriatico, ad una committenza particolarmente sensibile alla problematica e ai trasferimenti di artigiani tra le varie aree.